14/10/2024
Licenziamento e Corte Costituzionale (2018-2024)
Un quadro sinottico delle 11 sentenze della Corte costituzionale che hanno cambiato la regolamentazione del regime del licenziamento in Italia

La tabella, che si pubblica, a cura di Ylenia Guerra, si prefigge l'obiettivo di sistematizzare la recente giurisprudenza costituzionale in tema di licenziamenti e rimedi nel rapporto di lavoro subordinato, attraverso l'individuazione degli elementi essenziali che compongono le singole decisioni: norma impugnata, contesto, effetti della decisione, massima. Si tratta di 11 decisioni, che coprono l’arco temporale che va dal 26 settembre 2018 (sent. n. 194) al 16 luglio 2024 (sent. n. 129); un intervallo di 6 anni circa in cui la Corte costituzionale, sollecitata dai giudici di merito e dalla stessa Corte di cass., ha di fatto riscritto la riforma dell’art. 18 dello statuto operata con l. n. 92/2012 (legge Fornero) e poi con il d.lgs.23/203 (Jobs act).

La tabella fornisce i dati utili e salienti (compresi l’indicazione del giudice relatore e del presidente protempore) per consentire all’operatore e allo studioso uno sguardo sincronico sull’evoluzione del pensiero della Corte e sul risultato della riscrittura. La tabella evidenzia, infatti, in uno sguardo d’insieme, come la Corte Costituzionale abbia avuto un ruolo cruciale nel bilanciare i diritti dei lavoratori e le esigenze dei datori di lavoro, correggendo e affinando il quadro normativo attuale per garantire una tutela più adeguata e proporzionata in materia di licenziamenti.

Essa, in tal senso, costituisce parte integrante della riflessione di B. Caruso e C. Caruso, "Licenziamento e “politiche” giurisdizionali del lavoro. (Riflessioni interdisciplinari a partire dalle sentenze nn. 128 e 129/2024 della Corte costituzionale)", in un saggio, in corso di pubblicazione in due parti, sulla Rivista italiana di diritto del lavoro ove sarà pubblicata pure una sintesi della stessa.

Di prossima uscita in IUS Lavoro.

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