editoriale estratto da Federalismi.it n. 26/2023
Il tema del salario minimo è ormai alla ribalta della cronaca, se ne discute con insistenza nelle sedi scientifiche, sindacali, politiche, istituzionali, sui mezzi di comunicazione di massa e nel dibattito pubblico. Il salario minimo è diventato un tema che, nella semplificazione concettuale che spesso accompagna la discussione di questioni complesse quando diventano di dominio pubblico, tende a vedere contrapposte e polarizzate le posizioni di chi è favore e di chi è contrario alla introduzione di un salario minimo per legge. Anche il recente Documento “Osservazioni e Proposte sul Salario minimo in Italia”, approvato dal CNEL il 12 ottobre 2023 (per la prima volta nella storia dell’Istituzione con una decisione a maggioranza e con la contrarietà di CGIL, UIL e USB) e consegnato nelle mani del Presidente del Consiglio, pur nell’articolazione della ricostruzione e delle proposte elaborate, si è schierato dalla parte del “no” e ha fatto da sponda allo stesso Governo che non appare allo stato affatto intenzionato ad introdurre un salario minimo legale. Ha tuttavia iniziato il suo iter parlamentare dal luglio scorso la Proposta di legge n. 1275/2023 per l’istituzione del salario minimo presentata unitariamente, con l’eccezione di Italia Viva, dalle opposizioni... (segue)